Nuovi interventi nel cuore della Vucciria, nel Mandamento della Loggia o Castellammare. Per la precisione in via Coltellieri all’angolo con il vicolo della Rosa Bianca, un grosso complesso formato da un palazzetto e due catoi, il cui cantiere rimase interrotto diversi anni fa. Ora finalmente i lavori sono ripresi, e un’altro angolo del quartiere si appresta ad essere riqualificato.
La freccia indica l’edificio.
A interventi ultimati, quando finalmente vedremo risorgere la Vucciria, la ciliegina sulla torta sarebbe la collocazione di una bella statua di Renato Guttuso, che amava pranzare al ristorante-terrazza Shangai, in vicolo Mezzani 34, dove tra l’altro nel 1974 affittò un tavolo per una settimana con lo scopo di raccogliere spunti e bozzetti per la sua celeberrima “Vucciria”.
In generale penso che Palermo, in quanto capoluogo della Sicilia, anzi Capitale secondo lo Statuto siciliano, sia troppo carente di monumenti ai personaggi più illustri della cultura siciliana: Verga, Pirandello, Sciascia, Natoli, De Roberto, Pippo Rizzo, Giacomo Balla, Alberto Favara, Francesco Paolo Frontini, Giovanni Meli, Ignazio Buttitta, Quasimodo, Brancati, Ercole Patti, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Vittorini, Federico II, Consolo, Alessandro Scarlatti, Vittorio De Seta, Sigismondo D’India, Bufalino, Pier Maria Rosso di San Secondo, Capuana…e molti altri. Ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta.
La famelicità letteraria, artistica e culturale della nostra isola è impressionante; Palermo, in quanto emblema della Sicilia, dovrebbe rappresentare i nostri personaggi più illustri, mentre ad oggi non c’è traccia che ricordi con effetto immediato la ricchezza di tutto questo.
purtroppo però la vucciria di guttuso non esiste più.
a questo punto bisognerebbe far rinascere il mercato, incoraggiare le attività commerciali e dare un futuro al quartiere.
invece il caffè letterario di piazza fonderia non ha mai aperto, la statua del genio è un parcheggio, e ogni giorno chiude una bottega.
Parecchio tempo fa mi sono ritovato a parlare con una signora che ha un’attività nel cuore del mercato, ci siamo ritrovati a parlare dell’attuale spopolamento del quartiere e di conseguenza del mercato. E’ inutile, in base a quello che mi ha detto la signora (di mezza età, ha sempre vissuto lì) il mercato si è svuotato per un unico, semplicissimo ed evidente motivo, che non ha nulla a che vedere con ipermercati, crisi e quant’altro: il degrado. Le botteghe cadono a pezzi, i proprietari se ne fregano, e alla fine il bottegaio abbandona. Ma una volta restaurato tutto, nulla vieterebbe un suo ritorno al passato.